2023 Cartoleria Urbana: la nostra cartoleria. Emozione, adrenalina e paura
Fuori piove allerta meteo e con le scuole chiuse i bimbi sono a casa e io mi sono presa del tempo per scrivere questo post perché ci tenevo a mettere tutto nero su bianco. Le sensazioni: l’emozione, l’adrenalina e quel pizzico di paura che ti fa trottare.
Negli anni precedenti | 27 novembre 1999 – 26 agosto 2003
Se 20 anni fa mi avessero detto “hai solo chiuso una porta ma si chiuderà il cerchio” non ci avrei creduto. Ma devo raccontarvi la storia dall’inizio: dove inizia il cerchio.
C’ero una volta io che all’età di 22 anni dissi a mia mamma che volevo aprire un negozio. Lo feci e ci misi dentro sogni ed energia.
Aprì in un sabato di novembre del 1999 il negozio era perfetto, curato nei minimi dettagli da una coppia di amici architetti e io ero partita per una fiera del settore mesi prima per scegliere ciò che avrei venduto. Oggettistica per la casa e regalistica inusuale e quasi futuristica per il paese in cui vivevo.
Per una serie di circostanze e, sicuramente, x l’immaturità che i 20 anni si portano dietro il negozio chiuse il 26 agosto del 2003.
E mi sembra di sentire ancora il rumore della chiave che gira nel chiavistello.
Non chiusi solo la porta del negozio quel giorno, penso di avere chiuso un pezzo di mondo, lì, dietro quella porta. Un pezzo di vita: personale e lavorativa.
Di quel capitolo mi porto dietro, oltre l’esperienza, la frustrazione del non essere riuscita (che per anni ho tenuto a bada): un porta chiavi, che fa il suo sporco lavoro da allora, e un sacchetto pieno di pezzetti di cannella. Ho aggiunto una carta che sarà l’amuleto di Cartoleria Urbana: il carro.

Il sacchetto, il più brutto della storia dei sacchetti, tale e quale da allora, é rimasto chiuso in una scatola per anni, ma sempre con me. Mi ha seguito nei miei vari traslochi, ha accompagnato talvolta qualche confezione regalo rituffandomi ogni volta in quel tempo sempre più lontano. Chissà che il carro, carta del negozio, che ho portato con me nella nostra cartoleria, non sia un segno della strada percorsa e da percorrere.
Nei ventanni a seguire | 2003 – 2023
Mi sono fatta le ossa.
In tutti questi anni ho lavorato per altri negozi, alcuni dello stesso settore, altri no, ma TUTTO ad oggi mi ha dato conferma che dovevo solo crescere. Prepararmi. Per essere pronta, oggi, a dire “sì, di nuovo”.
Mi sento di ringraziare, nell’ordine di esperienze che si sono susseguite, la Signora Giusy. Sorrido perché mia suocera mi ha detto una frase che mi ha SEMPRE ripetuto lei “metti il rossetto” (LOL)
Ringrazio Nuccia, Antonio e Silvia fonte di ispirazione, con la sottigliezza del genio creativo che mi hanno sempre stregata e che tutt’oggi seguo ammirata.
Ringrazio Ciccio per gli anni al porto. Un negozio al porto regala un sacco di esperienza. Attimi di pace con colori ogni giorno diversi che ti aiutano a vedere e ad affrontare i cambiamenti sotto un’altra luce.
La mia vita da tata: terapia dei miei momenti bui.
Annalisa, le nostre strade non si sono separate e sai che non ti ringrazierò mai abbastanza perché hai creduto in me più di quanto non ci creda io, ma non solo.
Cartoleria Urbana fu Excalibur
Il 2 novembre 2022, ferma ad aspettare il mio turno per entrare in cartoleria, allora Excalibur, leggo vendesi attività. E non so perché ma ho scritto ad Alberto della cosa e lui subito “compriamola noi” Ma lui scherza sempre e io ho sempre detto di non volere più negozi.
Ma lui ha insistito. Desiderava da tempo dedicarsi a qualcosa di suo ma io ero sempre titubante.
Tuttavia credo nell’energia delle cose, degli eventi, delle persone. Così alla fine abbiamo chiesto informazioni e fatto una scelta che in qualche modo chiude il mio cerchio personale.
Sembrerebbe che chiudere il cerchio sia accezione negativa. Ma non sempre, io ci sto proprio saltando dentro, come Alice nel paese delle meraviglie! E non potevo che farlo con lui: il coinquilino del mio cuore.
Tanto diversi che fa paura, ma credo nel lavoro di squadra. E il lato positivo é conoscere gli spigoli l’uno dell’altro per poterli smussare all’occorrenza.
Se sto dicendo “sì, di nuovo” é perché lui é con me.
Ok, ma la frase di rito non é “sì, lo voglio”?
Ci stiamo lavorando.
Due figli e questa nuova avventura equivalgano a tre matrimoni in 10 anni. L’impegno giorno dopo giorno è come rinnovare le nostre personali promesse senza una fede al dito, che non vuol dire crederci di meno. Ma arriverà anche il giorno del “sì, lo voglio”
Tra le persone da ringraziare ne rimangono tre. Due sono le nostre fate madrine: Santina e Corrada <3
Santina, che in modo trasversale tra consigli e lavoro svolto ci ha aiutati a chiudere il cerchio e Corrada che, invece, ha lavorato dietro le quinte costruendo l’identità di Cartoleria Urbana.
E infine il ringraziamento più importante va alla mia mamma che in tutti questi anni mi ha SEMPRE dato supporto. Borbotta come tutte le mamme ma è sempre lì a sorreggermi.
Presto Cartoleria Urbana avrà uno store e manidipinella nelle vesti di cartolaia urbana ne parlerà anche qui. Per chi volesse saperne di più comunque può seguirci sui social
D.
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