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C’era una volta il Blog

1 Ottobre 2019

C’era una volta il blog con questa foto in copertina. Vi confesso che è la mia foto preferita. Una di non so quanti scatti fatti in una New York di qualche anno fa. Dice tutto e niente. Una porta aperta, un legno usurato. La adoro!

Mi piace pensare come nelle favole e dire c’era una volta il Blog. Sì. Perché davvero c’era una volta il blog su Tumblr  che proprio oggi mi ha inviato una mail per ricordarmi che la mia presenza nell’etere e di questo spazio chiamato Blog compie 5 anni. 1827 giorni. Tanti, sembrerebbe. Ma basti vedere la cadenza dei post  per capire che no, non sono tanti quanto i giorni. E sì. Non sono una blogger. E sì, certo che potete ridere.  E’ da quando feci l’iscrizione a Tumblr che ci provo ma la verità è che sono cinque anni che inseguo il Blog, o forse più l’idea di un Blog, e ad oggi ho post sparsi a destra e a manca senza avere un’identità social ben precisa.  La brevissima descrizione della mia pagina Facebook recita “C’era una volta il blog” che, a dirla tutta, mi piace un sacco!  Blog fu. Sarà? E chi lo sa.  Una cosa ve la posso dire, il dominio c’è e questa scatola (così come me la immagino) l’ho costruita sulla scia dello spazio su Tumblr, un template semplice e una grafica decisa e pulita mi rappresentano non poco. Mi sono portata dietro solo una foto che adoro perché sa dire tutto senza svelare nulla. Il mio posto è qui, non c’è dubbio. Il fatto che mi manca la costanza é dovuto alla mia essenza. Io sono più per le cose spontanee; quelle all’improvviso, come l’arcobaleno!  Le giornate mi scivolano tra le dita. Negli ultimi mesi, diciamo nell’ultimo anno, ho un po’ perso l’abitudine di zompettare da un blog all’altro per mancanza di tempo morto. Con l’arrivo di Elena a casa i ritmi sono cambiati. Sono pieni di ogni sensazione: stanchezza, felicità, allegria, stupore. Con lei che non ti molla, che vorrebbe mettere il naso dentro la tua tazza di latte e caffè. E’ vero: quando hai figli non sarai mai più sola nemmeno per far pipì, almeno fino a che sono piccoli. E saranno piccoli per poco quindi è bene goderseli fino a sclerare per poi fare facce buffe e tornare a ridere assieme!  Come sono riuscita a scrivere un papiro di post? Merito della tosse che mi tiene sveglia. E poi questo sito se la merita un po’ di attenzione. Perché seguo duemilacentocinquantasette tra creative e blogger che pianificano a settembre il loro anno e le ammiro un sacco. Invidio loro la costanza, forse l’attitudine che alcuni chiamano, anche, impegno. Tuttavia per me l’anno inizia a gennaio e la costruzione del sito è un regalo che mi sono fatta questo Natale per metterci dentro tutto quello che mi passa per la testa e per raccontarvi cosa fa Manidipinella. Che cosa vuol dire ilmondodicarta; perché esiste La bottega della confezione e altre cose strampalate così ecco. Nulla di eclatante ma vere da far paura, garantito! Cercherò di trovare il giusto equilibrio, te lo prometto, tra le innumerevoli dispense che leggo per far bene e la vera essenza del mio essere.  A farmi riflettere che è poi giusto così, non a caso, oggi mi sono imbattuta nella lettura di un articolo del blog di Cristina di Atelier sul Brenta che riassume perfettamente la mia filosofia:  perché sia sempre una scelta e non un patto da onorare.  E adesso è tempo di saluti ci rileggiamo all’improvviso, come l’arcobaleno!

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