Da che ne ho memoria ho sempre avuto un calendario dell’avvento: il classico di cartone che in ogni finestrella aveva un cioccolatino. È un ricordo al quale sono legata al punto che a più di 40 anni suonati continuo a nutrirmi di magia, te lo racconto qui.
Non è mancato anno che io non lo abbia fatto, e adesso che c’è Elena non posso che regalarle la magia che aleggia attorno a questo periodo, il gusto dell’attesa. Voglio vedere i suoi occhi brillare per un animaletto nuovo, vederle alzare le mani in segno di felicità se le dico “mi aiuti a fare una torta per papà?”
Piccole grandi cose, 24 giorni per costruire ricordi. E mentre di regali, a Natale, la riempiranno, il nostro può ancora essere nascosto nel quotidiano.
Il mio calendario dell’avvento
Ti racconto come ho fatto il mio, non devi seguire alla lettera le istruzioni. Ti basterà l’idea per saper fare del tuo meglio

Per prima cosa ho fatto una lista di quello che avrei comprato e sulla base di questa poi mi sono procurata l’occorrente per confezionare. Sono andata da Flying Tiger e ho trovato delle pratiche bustine con gli adesivi numerati e il filo.
Da Tiger trovi anche una pratica confezione con casellario all’interno di una scatola con le finestrelle da aprire giorno per giorno dove all’interno mettere degli oggettini o dolcetti se non vuoi togliere la magia della finestrella che si apre.
Io ho preferito bustine e scatole perché l’ambientazione del calendario, che non ho ancora deciso, vorrei fosse scenica. Soprattutto, con lei in giro per casa dovrò montarlo last minute, per questo non ho potuto farvi vedere il risultato finale.
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